Le donne alla guida di una band rock continuano a essere una rarità, eppure quando gli Alabama Shakes si affacciarono sulle scene nel 2009 riscossero un immediato successo, tanto da venire candidati ai Grammy per ben nove volte, un altro caso anomalo per una piccola formazione della Georgia formata da tre giovanissimi.
Una voce a stelle e strisce
Tra questi spicca, e non solo per il ruolo che ricopre, Brittany Howard: chitarrista sopraffina coadiuvata da una voce dall’estensione di 4 ottave, con radici forti nel blues e nel soul e una presenza scenica importante.
Messo in pausa il progetto Alabama Shakes, da qualche stagione Brittany si sta occupando di un progetto solista che non si distacca troppo dalla band di origine: rock dal sud degli Stati Uniti che dà grande importanza alla militanza politica e alla rappresentazione di temi che in musica si fa ancora fatica a raccontare, razzismo compreso.
Poco più che trentenne, alla Howard si può rimproverare, al massimo, ancora una certa immaturità nella produzione dei propri pezzi, ma non abbiamo dubbi che nel giro di qualche stagione diventerà una delle giganti della musica rock a stelle e strisce.