Quando scorriamo gli elenchi degli artisti più innovativi e pionieristici di sempre, spesso pubblicati da riviste musicali di riconosciuto spessore come Rolling Stone o Billboard, ci troviamo davanti elenchi di musicisti che appartengono, strettamente parlando, al secolo scorso: nel Novecento sono nati, si sono imposti, a volte sono morti.
Ordinariamente questo non creerebbe alcun problema, ma se ci limitiamo a considerare la storia dell’industria discografica e del suo funzionamento, liste del genere non hanno più particolare senso.
Infatti, in pochi anni dall’inizio del ventunesimo secolo, è cambiato il nostro modo di fruire la musica, ma sono cambiati anche i criteri per entrare nelle classifiche (che ormai non ha più senso chiamare “di vendita”, visto che per buona parte consumiamo canzoni in streaming e le chart riflettono ciò). Non solo, sono diverse anche le strategie con le quali si promuove un artista, e mutato è il rapporto di questo con il proprio pubblico: merito (o “demerito”, se ne può discutere) dei social media.
La necessità di cambiare punto di vista
Tutti questi elementi (insieme ad altri che via via affronteremo su questo sito) erano assenti quando David Bowie arrivava sulle scene vestito da Ziggy Stardust, quando Lucio Battisti cavalcava in autostrada con Mogol o quando Prince decideva di non pubblicare il suo Black Album, rovinando per sempre il rapporto con la propria casa discografica dell’epoca. Se questi eventi si fossero verificati oggi, che impatto avrebbero avuto sul pubblico di appassionati di musica? E quale sul mercato?
Quello che la critica trascura di raccontare è che esistono artisti emersi nell’ultimo ventennio che sono altrettanto rivoluzionari, che in qualche caso si sono ispirati alla storia della musica e ai grandi che li hanno preceduti, ma che per lo più stanno scrivendo le proprie regole, coscienti come sono che tutto il contesto si è radicalmente trasformato.
Ecco perché su questo sito troverete profili e approfondimenti sui musicisti più diversi e la cui importanza, a prescindere dalle preferenze personali, non si può discutere.
Anche Beyoncé, detestata da buona parte del pubblico alternativo, o gli LCD Soundsystem, considerati dei “venduti” per essersi riformati dopo aver ufficialmente concluso il loro progetto, hanno dei meriti che meritano di essere discussi e condivisi se ci si considera appassionati di musica.
I cambiamenti e le innovazioni in questo mondo sono inevitabili. Resistendovi e continuando ad ascoltare colossi come Pink Floyd o Il Banco del Mutuo Soccorso si farà solo tanta fatica in più: non solo a comprendere il settore musicale, ma a vivere la società moderna di ogni giorno, più in generale.
Se i gusti sono indiscutibili e soggettivi, le tendenze, gli esperimenti e le strategie che ci circondano semplicemente esistono, hanno un effetto sui dischi che vengono pubblicati, sui palinsesti di radio e tv e – più in generale – sulla nostra società e sul suo funzionamento. È per questo che diamo loro tanta importanza, ed è per questo che vogliamo raccontarveli.